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Gli alunni dell’IC Rapallo in visita a Cherasco

Quest’anno il gemellaggio tra le due scuole ha compreso anche la visita degli alunni rapallesi alla città nelle Langhe dove fu ucciso Ottavio Ferraretto

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Il nome di Ottavio Ferraretto per i rapallesi è quello di una bella via che dal rio San Francesco sale in collina, tra ville e giardini. È stata dedicata a un antifascista chiavarese, rapallino di adozione, che nel ’43 organizzò e guidò per le vie di Rapallo un corteo per festeggiare la caduta di Mussolini. Dichiarato dalla polizia fascista “elemento pericolosissimo”, si rifugiò a Cherasco, nelle langhe piemontesi, dove nel ’44 venne catturato dai tedeschi in un rastrellamento e ucciso. I nipoti, Paolo e Sara Alessandria, ogni anno lo ricordano con una borsa di studio a suo nome, che premia i ragazzi degli istituti comprensivi di Cherasco e di Rapallo che durante l’anno si sono distinti per particolare senso civico o hanno trasmesso i messaggi più significativi attraverso i loro lavori in occasione del Giorno della Memoria.

Quest’anno il “gemellaggio” tra le due scuole nel nome di Ottavio Ferraretto ha compreso anche la visita degli alunni rapallesi a Cherasco, offerta da Paolo e Sara, che venerdì scorso li hanno accolti all’arrivo insieme al Preside e ai docenti dell’Istituto Comprensivo Taricco di Cherasco, Alberto Galvagno. Per loro è stata organizzata una speciale visita guidata in cui, ad accompagnarli per la città, illustrandone storia, monumenti e curiosità, sono stati i loro coetanei della secondaria, che hanno mostrato un ammirevole senso di appartenenza alla loro comunità. Tra i luoghi più significativi visitati, le lapidi a ricordo dei partigiani caduti, il monumento che ricorda la strage dell’Heysel, la chiesa della Madonna del Popolo, i bellissimi portici arricchiti da una esposizione di foto d’epoca, che permettono di confrontare la città di ieri e di oggi, le botteghe storiche, il castello visconteo e il grande viale ombreggiato da alberi centenari, veri e propri patriarchi, che hanno visto passare importanti eventi storici, come la firma di Napoleone Bonaparte dell’armistizio di Cherasco del 1796.

Dopo il pranzo, offerto dall’amministrazione comunale, i ragazzi hanno visitato il cippo che ricorda il luogo dell’uccisione di Ferraretto e sul quale sono state incise le sue parole ai familiari, la moglie Flora e i figli Augustino e Marisa, scritte nella sua ultima lettera il giorno prima della sua uccisione: “Vi auguro di essere buoni italiani”. Qui i ragazzi hanno espresso le proprie riflessioni sull’esperienza appena vissuta. Nel pomeriggio hanno poi visitato La Morra, borgo storico che, per la sua posizione collinare, è un autentico belvedere sulle Langhe.

“La giornata a Cherasco è stato un magnifico regalo di Paolo e Sara Alessandria, due persone speciali che hanno trasformato il ricordo della tragica morte del loro nonno in un’occasione di stimolo e di crescita per tanti ragazzi – ha detto Anna Grimaldi, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Rapallo – Il prossimo anno saranno i ragazzi di Cherasco a visitare Rapallo e faremo del nostro meglio per offrire loro un’esperienza altrettanto significativa”.

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